Ci impegniamo al massimo perché dobbiamo, non perché ci piace. L'incessante scalata, il dolore e l'angoscia per arrivare al livello successivo: nessuno fotografa questo, nessuno vuole ricordarlo. Vogliamo solo ricordare il panorama della vetta, quel momento in cima al mondo che ci toglie il fiato. È quello che ci spinge a salire e per cui vale la pena soffrire. È questa la cosa più assurda. Vale la pena a qualunque costo.