A volte mi sento come fossimo tutti prigionieri di un film. Sappiamo le battute, sappiamo dove metterci, come recitare, manca solo la macchina da presa. Però non possiamo uscire dal film. Ed è un brutto film.
C'è quel gesto che fanno le donne, poco prima di iniziare qualcosa. Quel gesto di raccogliersi i capelli con entrambe le mani, e fissarli con un elastico sopra la testa. Un attimo dopo tirano su le spalle con fare da generale in battaglia e dicono: "Cominciamo".
Per tutte le violenze consumate su di Lei, per tutte le umiliazioni che ha subito, per il suo corpo che avete sfruttato, per la sua intelligenza che avete calpestato, per l’ignoranza in cui l’avete lasciata, per la libertà che le avete negato, per la bocca che le avete tappato, per le ali che le avete tagliato, per tutto questo: in piedi, Signori, davanti ad una Donna.
Quando il castello di carte è quasi finito e la pressione diventa cosí forte che non ce la fai piú, allora invece di continuare e vedere se riesce, lo butti giú. Ti togli subito il pensiero della sconfitta.
She worked her way through a cheap pack of cigarettes. Hard liquor mixed with a bit of intellect. And all the boys, they were saying they were into it.