Irama

Aspetti il sole sola con le luci spente. Quel fondotinta che non copre le tue scelte. Ma eravamo sempre, noi eravamo sempre legati come la strada ad un delinquente.

Vedeva i suoi compagni che correvano in cortile E lei che non poteva si sedeva e ci pensava bene a cosa dire

Nella bocca una melodia, gli occhi che rincorrono un bagliore in mezzo a una via. Delle labbra che scorderò mentre il vento soffierà via anche l’ultimo falò.

Mai smetterai canterai. Perderai la voce. Andrai, piangerai, ballerai. Scoppierà il colore. Scorderai il dolore. Cambierai il tuo nome.

E quando il sole chiede alla luna dove andrò, andrò dovunque andrai. Altrove no.

Quante volte mi hanno detto che sono troppo sballato. Quelle notti chiuso in studio a cantare quanto ho sbagliato ma la vita è mia.

Avessi finto sarebbe stato meglio. Di averti visto piangere in uno specchio. E mi manca la tua voce ormai.

Quando balli il tuo corpo si muove col mio e questa notte sembra l’ultima. Non ti voltare da qui. Da qui le strade sembrano il tetto del mondo e una musica mediterranea.

Nella testa pensieri strani se mi tocchi con quelle mani. Poi mi dici che non lo ami con il culo sul suo Ferrari. Perché non mi stai guardando? Tanto nessuno a parte noi lo capirà.

Diceva di essere diversa, cercava le farfalle lì appoggiata alla finestra.

Come fossimo io il giorno, tu la notte. Tu viso pulito, il mio pieno di botte. Io e te.

Volevo dirti che ti aspetto qua. Volevo dirtelo ma no, non ti ho avvisata e me ne resto da solo con il mio orgoglio che uccide.

Potrei dirti qualcosa di me ma non so niente di te.

Me lo ricordo che ti va di giocare. Male non fa male, no. È come fare gol però mare non è amare no. Non ti chiamerò.

Mi hai chiesto di volare ma io non lo so fare. Sono abituato a rialzami a furia di cadere.

Linda è cresciuta con un cuore che non batte a tempo e quando era piccola sognava di aggiustarsi dentro.

Lo so che tuo padre preferisce quello scemo. Dice sarò sempre un delinquente coi segni sulla pelle.

Siamo vivi, siamo solo vivi io e te. Quando navighiamo senza avere rotte, quando farlo ovunque ci fa essere più vivi, solamente vivi con me.

Non è che non sia uomo ma a volte vorrei essere un altro. Quante notti in bianco che ho fatto per la mia musica. Dormivo sopra il banco sognando una vita unica.

E sono un arrogante e non mi importa se non sei più dalla mia parte. Non è importante.

Non me ne frega se mi manca la morale. Anche se vado con altre non vuol dire che non ci tenga a te.

Io che c’ho un vuoto dentro. Tu bella e rovinata da quella storia che ti ha fatto male e ti ha cambiata.

Provo a dirmi che tornerai da me.

Sono stato troppo crudo come un taglio con il sale ma la voglia che ho di prenderti e di farti mia non mi fa ragionare.

Sono pazzo ma te, tu sei pazza di me. Due piume che non volan via siamo fragili insieme, due cristalli di neve.

Io che piango, io che rido, io che grido e basta. Io che cerco di convincermi che tutto passa.