Luchè

Stavo pensando al milione quando mi disse “Ti amo”. Scusaci ma noi andiamo di fretta, che io ho una vita breve e lei c’ha una vita stretta.

Vorrei che fosse tutto come allora con tua mamma che diceva: “sai, Luca ti adora”.

Ma se mi ami ti amerò anch’io.

E poi arrivi tu mentre combatto con la depressione. Dissi “non so amare”, dissi “fai attenzione”. Tu urlavi per nascondere il tuo bisogno d’amore.

Ho sniffato la linea che c’è tra amore e odio. Sai rubarmi il lavoro non ti darà il mio posto. Vincerò ancora anche se ho tutti gli occhi addosso.

Con gli occhi pieni d’odio, vorrei silenzio intorno per ascoltarmi a fondo. Giurare il mio ritorno.

Giurami dopo di me nessun altro. Non toccherà quello che mo’ sto toccando. Moriamo volando da un grattacielo ma solo per farlo nel suo ascensore. Non abbandonarmi o ti sparo al cuore.

Ora che finalmente sei mia non ti lascerò mai, mai, non ti lascerò mai.

Sei l’unica con cui rido, l’unica di cui mi fido.

Ma come puoi amare un’altro se non sai amare te stesso? Dammi un bacio adesso mentre sparan dall’universo.

Lei mi aspetta nuda in camera, sputo alla telecamera. Un’arma dentro la macchina, un tiro mi dà la carica.

Ogni mia sconfitta è solo provvisoria. Ho le ultime due lacrime per la vittoria.

Per me la donna cerca solo di fare un affare. Dice di amarti per chi sei ma ti vuole cambiare.

Vi ho prestato la mia città e poi me la sono ripresa, perché perdere una cosa fa più male di non averla mai avuta.

Ti presi e chiesi “credi ancora alla magia?”. Allora perché fai del male a chi dici di amare? Perché colpisci nell’orgoglio per farmi affondare?

Se fa caldo lei indossa solo una giarrettiera. Se fa freddo la mia pelliccia è pecora nera.

Ch’io ho paura che ti ho perso e voglio che riprovi a rivivere i ricordi prima che li rimuovi.

Luchè re di Napoli le fa la corte. Luchè re di Napoli ti dà la morte.

Ho cancellato le tue foto, tranne una che ridi e guardi il cielo perché voglio ricordarti senza veleno.

Sono io al telefono e lo so che non sei felice e io lo so. Lui non è lì con te, torna da me, torna da me.

Abbiamo dimenticato che l’amore è solo complicità. Non è vero che se soffri ami di più.

Vorrei che un proiettile mi bucasse la testa ad alta velocità, sentirei meno dolore, la pioggia che scorre, scorre. Se sapessi dov’è il paradiso, potrei scavalcare le porte.

So che ci sei ancora, che mi pensi. So che non amerai per molti anni.

Le regalai dei fiori, le disegnai dei cuori. L’aspettai fuori scuola per camminare soli.

Vieni da me se ne hai bisogno. Tappiamo la bocca dell’orgoglio.

Quelli come noi non si fidano mai, non ci credono mai, ma sai volevo chiederti, ma lo sai chi sono?

Adesso sei da sola ed io in giro da ieri. Le sto provando tutte per dirti che ci sei.

Bagnarsi le labbra con baci che dicono “dammene ancora”. Sono passati dei mesi, ma sembra come fosse ora.

Tu che fai quello che senti, tu che andrai alla conquista del mondo, tu che hai diamanti nei denti.

Sai ch’è l’unica cosa che mi distrugge e tu hai fatto proprio quella lì. Mi hanno sempre detto “Ama un po’ di meno”. Mi sono chiesto se sai chi sono davvero.

Non ti amo più e non so come dirtelo. Dopo la rabbia noi ci stringevamo più forte di prima (più forte di prima). Io che morivo al solo pensiero di averti ferita (di averti ferita).

Quelli come noi non si lasciano mai, non dimenticano mai.