Luciano Ligabue

Non è tempo per noi che non vestiamo come voi. Non ridiamo, non piangiamo, non amiamo come voi.

C’è chi vince e c’è chi perde, noi balliamo casomai. Non avremo classe ma abbiamo gambe e fiato finché vuoi.

Io vivo la canzone come una sorta di colloquio fra me e l’ascoltatore.

Ho messo via un bel po’ di foto che prenderanno polvere sia sui rimorsi, che rimpianti, che rancori e sui perché.

Sei bella che fai male. Sei bella che si balla solo come vuoi tu. Non servono parole, so che lo sai. Le mie parole non servono più.

Quando tutte le parole sai che non ti servono più. Quando sudi il tuo coraggio per non startene laggiù. Quando tiri in mezzo Dio o il destino, o chissà che, ‘ché nessuno se lo spiega perché sia successo a te.

Balliamo sul mondo! Va bene qualsiasi musica. Cadremo ballando sul mondo, lo sai si scivola.

Credici un po’ sei su Radiofreccia guardati in faccia e dopo credi.

Non ti offro grandi cose però quelle lì le avrai. Niente case né futuro né certezze, forse guai ma se dall’Atlantide all’Everest non c’è posto per noi guido io in questo tango ci facciamo posto dai.

Certe notti la macchina è calda e dove ti porta lo decide lei.

Credo che stanotte ti verrò a trovare per dirci tutto quello che dobbiamo dire o almeno credo.

Se un bel giorno passi di qua lasciati amare e poi scordati presto di me che quel tempo è già buono per amare qualchedun’altro.

Fred e Ginger sono su una supernova sopra noi. Chiudi gli occhi e tieni il tempo e sarà quasi fatta dai.

Ho messo via un po’ di illusioni che prima o poi basta così. Ne ho messe via due o tre cartoni, comunque so che sono lì.

Certe notti sei solo più allegro, più ingordo, più ingenuo e coglione che puoi.

E ti guardo mentre sogni e mi tocca stare fuori e mi tocca solo indovinare.

Vuoi nascondermi i difetti mentre a me piacciono tutti ma non te lo vuoi sentire dire.

Certe notti la radio che passa Neil Young Sembra avere capito chi sei. Certe notti somigliano a un vizio che tu non vuoi smettere, smettere mai.