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Papà era fatto di cellule, che ora sono sui tetti, nei fiumi e nei polmoni di milioni di persone di New York, che lo respirano ogni volta che respirano.

Oskar Schell

Uno e un quarto per essere matematicamente precisi.

Oskar Schell

Ci sono più persone vive oggi, di quante ne siano morte in tutta la storia dell’umanità, ma il numero dei morti è in continuo aumento, un giorno non ci sarà più spazio per seppellire nessuno.

Oskar Schell

Se il sole esplodesse, non ce ne accorgeremmo per otto minuti: il tempo che impiega la luce ad arrivare fino a noi. Per otto minuti, il mondo sarebbe ancora illuminato e sentiremmo ancora caldo.

Oskar Schell

Era passato un anno dalla morte di mio padre e sentivo che i miei otto minuti con lui stavano per scadere.

Oskar Schell

Sono contento di aver avuto una delusione che è molto meglio di non aver avuto niente!

Oskar Schell

Se vuoi venire con me ecco le regole: hai due soste per il bagno e una pausa di diciannove minuti per mangiare, il turismo è rigorosamente vietato tranne alcuni siti di grande valore storico. Inoltre ho quindici semplici domande che ti riguardano, a cui vorrei che rispondessi. Andiamo!

Oskar Schell

Regola numero sette: niente deve ostacolare la ricerca.

Oskar Schell

Se non l’hai notato, per metà del tempo dormi, e per l’altra metà ti dimentichi della prima metà. La legge ti definirebbe in absentia, una madre assente.

Oskar Schell

Tu non sai niente, tu hai sepolto una cassa vuota!

Oskar Schell

Le tue scarpe pesano più delle mie!

Oskar Schell

La vita dopo che sei morto è come quella prima di essere nato.

Oskar Schell

Regola numero quattro: passo svelto, non posso aspettarti ogni due minuti.

Oskar Schell