Mia madre diceva sempre che mia sorella Satsu era come il legno, radicata al terreno come un albero sakura. Ma a me diceva che ero come l'acqua, l'acqua si scava la strada attraverso la pietra, e quando è intrappolata, l'acqua si crea un nuovo varco.
Al tempio c'è una poesia intitolata "la mancanza", incisa nella pietra. Ci sono tre parole, ma il poeta le ha cancellate. Non si può leggere la mancanza: solo avvertirla.
La prima volta che seppi che mia madre stava male, fu quando mio padre ributtò in mare i pesci, quella sera soffrimmo la fame, "per capire il vuoto", lui ci disse.