Conta i passi che hai fatto. L'amore che hai dato. La sete che hai spento e ricambia i baci che hai preso e a volte rubato cosciente o distratto e lascia indietro un errore. Uno sbaglio d’amore.
Ero tornato, ero sbucato, avevo fatto fortuna – dormivo all’Angelo e discorrevo col Cavaliere – ma le facce, le voci e le mani che dovevano toccarmi e riconoscermi, non c’erano più. Da un pezzo non c’erano più.