La Befana, cara vecchietta, va all’antica, senza fretta. Io quasi, nel mio buon cuore, vorrei regalarle un micromotore, perché arrivi dappertutto col tempo bello o col tempo brutto. Un po’ di progresso e di velocità per dare a tutti la felicità!
Ma poi ti alzi un giorno e capisci che: la perfezione degli altri non è migliore della tua imperfezione; il loro ordine non è meglio del tuo disordine; la loro ipocrisia non è assolutamente meglio della tua sincera pazzia.
E allora sii te stessa e vola via.