Sul futuro, vago e incerto, si possono fare un’infinità di piani interessanti, meglio ancora se azzardati e improbabili, tanto niente corrisponderà alle nostre elucubrazioni, ma almeno avremo avuto il piacere di progettare.
Certo, solo col pensiero si posseggono le cose e non si possiede un quadro perché lo si ha nella stanza da pranzo se non lo si sa comprendere, né un paese perché vi si risieda senza neppure guardarlo.