Quando il nuovo bussa alla tua porta, aprila! Il nuovo ti è sconosciuto. Potrebbe esserti amico, potrebbe esserti nemico, chi può dirlo? Non hai modo di saperlo! L’unico modo per saperlo è lasciare che ti accada. Da ciò nascono le apprensioni e la paura.
Non c’era tafano sul dorso d’un cavallo, pertugio di tarlo in una tavola, buccia di fico spiaccicata sul marciapiede che Marcovaldo non notasse, e non facesse oggetto di ragionamento, scoprendo i mutamenti della stagione, i desideri del suo animo, e le miserie della sua esistenza.