L’angoscia dell’uomo nasce dal fatto che vuole scegliere solo ciò che gli sembra bello e luminoso: vuole solo l’arcobaleno, non le nuvole nere cariche di pioggia; ma non sa che l’arcobaleno non può esistere senza quelle nuvole oscure, che sono lo sfondo indispensabile affinché compaia l’arcobaleno.
L’angoscia dell’uomo nasce dal fatto che vuole scegliere solo ciò che gli sembra bello e luminoso: vuole solo l’arcobaleno, non le nuvole nere cariche di pioggia; ma non sa che l’arcobaleno non può esistere senza quelle nuvole oscure, che sono lo sfondo indispensabile affinché compaia l’arcobaleno.
L'angoscia dell'uomo nasce dal fatto che vuole scegliere solo ciò che gli sembra bello e luminoso: vuole solo l'arcobaleno, non le nuvole nere cariche di pioggia; ma non sa che l'arcobaleno non può esistere senza quelle nuvole oscure, che sono lo sfondo indispensabile affinché compaia l'arcobaleno.
Una meta si proponeva Siddharta: diventare vuoto, vuoto di sete, vuoto di desideri, vuoto di sogni, vuoto di gioia e di dolore. Morire a se stesso, non essere più lui, trovare la pace del cuore svuotato, nella spersonalizzazione del pensiero rimanere aperto al miracolo, questa era la sua meta.