Tutte le volte che io ho amato un uomo, non me la sono mai presa troppo. L’ho amato, son stata gelosa perfin delle mosche, ma sapendo che doveva finire. E quando finisce… si piagne un po’, ma poi se ne esce. Passan due mesi, tre mesi, lo ritrovi per strada, e ti sembra impossibile aver sprecato il sonno e le lacrime dietro di lui.
Tutte le volte che io ho amato un uomo, non me la sono mai presa troppo. L’ho amato, son stata gelosa perfin delle mosche, ma sapendo che doveva finire. E quando finisce… si piagne un po’, ma poi se ne esce. Passan due mesi, tre mesi, lo ritrovi per strada, e ti sembra impossibile aver sprecato il sonno e le lacrime dietro di lui.
Tutte le volte che io ho amato un uomo, non me la sono mai presa troppo. L’ho amato, son stata gelosa perfin delle mosche, ma sapendo che doveva finire. E quando finisce… si piagne un po’, ma poi se ne esce. Passan due mesi, tre mesi, lo ritrovi per strada, e ti sembra impossibile aver sprecato il sonno e le lacrime dietro di lui.
Bene, facesse pure – l'unica consolazione della vecchiaia, pensò Peter Walsh, uscendo da Regent's Park, col cappello in mano, era proprio questa: le passioni restano forti come sempre, ma almeno si guadagna – alla fine! – quella capacità che dà all'esistenza il suo gusto supremo – la capacità di tenere l'esperienza nelle proprie mani, e di volgerla, con una lenta rotazione, verso la luce.