L'infanzia non è una gara a chi cammina prima, parla prima, legge prima.
L'infanzia è una fase della vita e ogni bambino ha il diritto di imparare nel rispetto dei suoi tempi.
Vi auguro di avere un pensiero felice, che vi regali un sorriso in una giornata grigia e il sole in una di pioggia, che vi trasmetta gioia nel cuore e che sia soltanto vostro, senza bisogno di gridarlo a nessuno.
La vita non ci restituisce le persone
perdute, le lacrime versate, le parole
che non abbiamo detto e le emozioni
che abbiamo vissuto.
Nulla torna indietro.
Ma tutte le cose più belle di questa vita,
le teniamo dentro ai ricordi che porteremo
sempre con noi in quel piccolo posto
speciale chiamato cuore.
L'ignoranza é una patologia che colpisce molte persone.
I sintomi sono: chiusura mentale, cattiveria, presunzione di sapere tutto, cattiva educazione e soprattutto soffrono d'invidia.
La malattia spesso degenera e il soggetto parla a vanvera.
È crescendo che impari i tre “MAI”.
Mai giudicare una persona dalle apparenze.
Mai fidarsi troppo della gente.
Mai dare tanto perché non riceverai mai niente!
La verità
è che le persone si perdono.
Travisando i silenzi.
Trascurando i dettagli.
Pensando che ci sarà sempre
un tempo più giusto
per recuperare.
Fingendo di non saperlo
ci accorgiamo
che ormai è troppo tardi.
E poi l’Amore non basta più.
Le parole non bastano più.
Chiedere scusa non basta più.
La verità
è che le persone si perdono
perché non abbiamo avuto
il coraggio o la forza
di lottare con loro.
La vita è una ruota che gira. E gira anche per coloro che fanno i furbi, tradiscono e mentono. Alla fine ognuno avrà ciò che si merita, basta saper aspettare.
Vince chi è onesto, chi è semplice, chi non gioca sporco. Vince chi nella vita ha sempre combattuto, consapevole che per raggiungere le mete prefisse deve rimboccarsi le maniche, alzarsi e combattere.
Nulla è per sempre, ed è nel momento in cui comprendi che tutto ha un inizio e una fine che cominci davvero ad apprezzare ogni istante di questa preziosissima vita.
Ogni tanto bisognerebbe partire. Senza pensarci. Senza preavviso. Allontanarsi dalle proprie idee. Dalle proprie certezze. Dalle proprie convinzioni. Lasciare tutto lì ed andare a respirare la vita.
Rimpiango i genitori di una volta, quelli che un "sì" era un "sì" e un "no" era un "no".
Quelli che ti insegnavano che non si può avere tutto e si può stare bene lo stesso.
Quelli che ti spiegavano che un signore si vede dal comportamento e non da ciò che possiede.
Quelli che non davano ai figli ciò che volevano, ma solo ciò di cui avevano bisogno o ciò che sapevano meritarsi.
Quelli che non li viziavano, ma li preparavano alla vita.
Allora, da figlio, la chiamavo severità.
Oggi so che era educazione.
Non prendetevela con le persone
che non danno nulla di loro, non è
detto che siano ingrate o cattive.
Nella maggior parte dei casi chi
non dà nulla, è perché non ha
nulla da dare.
Disse la vecchia guaritrice dell’anima:
Non fa male la schiena, fa male il carico.
Non fanno male gli occhi, fa male l’ingiustizia.
Non fa male la testa, fanno male i pensieri.
Non fa male la gola, fa male quello che
non si esprime o si esprime con rabbia.
Non fa male lo stomaco, fa male
quello che l’anima non digerisce.
Non fa male il fegato, fa male la rabbia.
Non fa male il cuore, fa male l’amore.
Ed è proprio lui, l'amore stesso,
che contiene la più potente medicina.