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FRASILANDIA

Ti chiedo scusa per l’appartamento e la rabbia che mi fa. Non ho lavato i piatti con lo Svelto e questa è la mia libertà.

Calcutta

Non volevo far festa e mi serviva un pretesto ma in verità ti vorrei accompagnare. Fare ancora quattro passi con te.

Calcutta

Non ci credi che non è bello ciò che è bello ma sei bella te.

Calcutta

Perché non soffia il vento, era il suo compleanno. Come fai a ridere nel mentre arriva il treno. Io sbatto il muso al cielo e non vorrei andare via.

Calcutta

Siamo onde tra le onde. Che fanno il mare mosso. Storie tra le storie. Ma nessuno sta in ascolto

Calcutta

E non m’importa se non mi ami più. E non m‘importa se non mi vuoi bene. Dovrò soltanto reimparare a camminare se non ci sei tu.

Calcutta

Ma perché tu non sei fuori ad ogni porta che apro per uscire, io questo non lo so.

Calcutta

Milano è una corsia di un ospedale.

Calcutta

Lo sai che la Tachiprina 500 se ne prendi due diventa mille. Si vede che hai provato qualcosina, parlano, parlano le tue pupille e adesso che mi prendi per la mano vacci piano che se mi stringi così io sento il cuore a mille. Sento il cuore a mille.

Calcutta

Il Duomo di Milano è paracetamolo sempre pronto per le tue tonsille.

Calcutta

Cammino dritto fino al tuo risveglio e stanotte se ci va noi a questa America daremo un figlio.

Calcutta

Suona una fisarmonica, fiamme nel campo rom. Tua madre lo diceva: “Non andare su YouPorn”.

Calcutta

Raggiungermi è un orgasmo da provare. Ricordami le olive sono buone.

Calcutta

Ti chiedo scusa se non è lo stesso di tanti anni fa. Leggo il giornale e c’è Papa Francesco e il Frosinone in Serie A.

Calcutta

Mangio la pizza e sono il solo sveglio in tutta la città. Bevo un bicchiere per pensare al meglio, per rivivere lo stesso sbaglio. A mezzanotte ne ho commessi un paio.

Calcutta

E ho fatto le cose più brutte che se mamma sapesse rimarrebbe male.

Calcutta

Vado di corsa e non so il perché e mi giro a guardare se perdo parti di me.

Calcutta

Ti prego, parliamo di te che se parlo di me mi manca il respiro.

Calcutta

E non mi importa se non mi ami più. E non mi importa se non mi vuoi bene. Dovrò soltanto reimparare a camminare.

Calcutta

Mi prenderò un gelato con il tuo sapore. Ti spaccherò la faccia se non mi dai il cuore.

Calcutta

Cara amica mia, promettimi che persa nei tuoi giri se qualcuno poi ti parla di me, parla di me, un sorriso ti spaccherà in tre.

Calcutta

Se in mezzo alle strade o nella confusione piovesse il tuo nome, io una lettera per volta vorrei bere.

Calcutta

Manca un’ora e arriva il lunedì e non ti bacio da due anni.

Calcutta

E non mi dire che ti manco tanto tanto. Che torni a casa e poi ti strucchi con il pianto.

Calcutta

E quante volte ho pensato che alla fine il sorriso è una parentesi se vedi bene. Mi annoiavo alle feste, mi annoiavo alle cene.

Calcutta