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FRASILANDIA

Quello che mi manca di te è tutto quello che fai quando non sai che ti guardo ed io ti guardo più che posso.

Diodato

E ora lo vedi con il tempo tutto sembra avere un senso, anche il nostro ritornare.

Diodato

Lo vedi? Arriva un’altra estate. Lo so, non ci credevi più che è stato buio l’inverno, troppo duro, un inferno e così immobile la primavera.

Diodato

Non ti voglio fare male, non ti voglio fare male ma no non ti amo più, non ti voglio più.

Diodato

E lo so non dovrei farmi trovare senza un ombrello anche se ho capito che per quanto io fugga torno sempre a te.

Diodato

È stato il silenzio che abbiamo sentito arrivare ad essere complice di ogni accadimento immorale.

Diodato

Quello che manca davvero di te non te lo so spiegare ma spero sia la stessa cosa che manca anche a te di me.

Diodato

Sembrava evidente che non c’era più niente da fare ma tu amavi insistere col tuo accanimento morale.

Diodato

E non ne voglio fare a meno oramai di quel bellissimo rumore che fai.

Diodato

Sai, questa vita mi confonde. Coi suoi baci e le sue onde sbatte forte su di me.

Diodato

Vediamo se questo tempo ci rincuora, se questa estate ci consola.

Diodato

Ah, che vita meravigliosa. Questa vita dolorosa, seducente e miracolosa.

Diodato

Quello che mi manca di te è quella voce che fai quando giochi a fare la bambina.

Diodato

E me ne vado in giro senza parlare, senza un posto a cui arrivare. Consumo le mie scarpe e forse le mie scarpe sanno bene dove andare.

Diodato

E faccio finta di non ricordare e faccio finta di dimenticare ma capisco che per quanto io fugga torno sempre a te.

Diodato

Non ho più nemmeno voglia di farmi toccare da te.

Diodato

Mi fai bere i tuoi baci affinché io poi possa arrivare dentro l’ultima notte d’estate ubriaco ad urlare.

Diodato

Mi sveglio, uno sbadiglio e forse non avrò più voglia di gridarti che non ti amo più, non ti voglio più.

Diodato

Ma tu ora dove sei? Dimmi dove sei che oggi ti porto via.

Diodato

E nuoteremo con il cuore in gola fino all’orizzonte perché in fondo noi, in quell’orizzonte, ci crediamo ancora.

Diodato