Tu sai che peso ha su di te la mia pelle se poi non c'è. Tanto non m'importa quanto cielo dovrò strappare per coprire e accarezzare quel sorriso che neanche il mare sa di avere.
In bilico tra santi e falsi dei. Sorretto da un'insensata voglia di equilibrio e resto qui sul filo di un rasoio ad asciugar parole che oggi ho steso e mai dirò.
La strada si aggroviglia nei tuoi capelli. I lampioni che esplodono come fanali nei tuoi occhi. Hai il cuore che sa di asfalto e di preghiere e le macchine che attraversano senza più guardare.
E pensare a quanto tradirono tutti quei baci che tolsero via dalle bocche le frasi che avremmo voluto gridare per convincerci che di amarci noi non ne saremmo mai stati capaci.
Giurami non eri seria, davvero è finita l'estate? E tu che riesci a stare zitta, zitta, zitta e non sudare Il respiro lento che nasconde ogni tormento.