Sangiovanni

Ti stringo la faccia e ti metto la mano sul cuore e sorridiamo.

Siamo due stelle, guardano tutti. Sei ancora piccola se ti imbarazzi quando ti regalo un po’ di carezze oppure ti faccio troppi complimenti.

Ora sono felice veramente grazie alla psicoterapia. Alla fantasia che ho nella mente di fare un pezzo con mia zia.

Ora piove dal cielo sul vetro, non credo che io possa dirti addio.

Sei così bambina (Così) ed io così immaturo (Così) che non può funzionare (Oh, no), ma c’ho bisogno d’amore.

E sarai per sempre, e sarai per sempre la mia lady, perché entri in punta di piedi.

Non voglio andare a scuola. Mamma quanta noia, ah ah.

Uh, che assurdità una vita insieme. Vogliamo bruciare le tappe mentre guardiamo le stelle.

E non è detto (No, no), siamo in un tunnel al buio senza visore notturno, non ho paura di nulla ma Cupido mi aspetta per farmi uno scherzo di merda. Lanciarmi una freccia sul petto.

Sembra l’alta pressione quando respiri forte sul lobo passando la lingua sto già in confusione.

Quando ti arrabbi hai una faccia dolcissima. Siamo due scemi e sì che mi piace, alla follia.

Son le parole tue, no? Tu non bisticci mai?

Ti presterei le ali per fuggire ai temporali e ritrovare un’uscita. Forse sei solo in quella parte del mondo di chi forse in fondo non aveva torto e non gli han dato ragione.

Hai una brutta impressione di me.

In mezzo a tutte le luci noi siamo gli unici con le tapparelle chiuse e non l’ho detto a nessuno che ho perso la testa e sono pazzo di te.

E non l’ho detto a nessuno che ho perso la testa e sono pazzo di te.

E le tue foto girano ed impazzisco e tu eri già impazzita quando hai visto il mio profilo Insta. Forse mi ami solo per questo.

Dici che non ci credo abbastanza e che non vorrei stare una vita con te. Tu invece può darsi che vuoi ritrovarti col mio anello al dito e una casa a Milano all’ultimo piano tra un po’ di anni. Non sarebbe male, perché pensi il contrario?

Dicono che ho rubato il talento ad un altro. Odio la gente che non prega affatto.

Ho mangiato l’emozione a colazione. Quindi a pranzo digiuno e a cena pure. Al massimo mangio il vuoto che ho nel piatto.

Paranoia, paranoia, tu mi chiami perché sei in paranoia.

Ora che parlano, ne sei affascinata. Non ti vedo più pura e mi mette paura.

Forse i miei sono solo pensieri sbagliati come dici tu. Ma mettiti in testa che un diamante non ti renderà più bella di prima.