Quando morì mia figlia Paula, mi accorsi che la morte è un terribile inconveniente, ma non un ostacolo insormontabile alla comunicazione. Io comunico ancora con lei, così come comunico con mia nonna, morta 50 anni fa.
A te che mi hai trovato all'angolo coi pugni chiusi Con le mie spalle contro il muro pronto a difendermi Con gli occhi bassi stavo in fila con I disillusi Tu mi hai raccolto come un gatto e mi hai portato con te A te io canto una canzone perché non ho altro Niente di meglio da offrirti di tutto quello che ho Prendi il mio tempo e la magia che con un solo salto Ci fa volare dentro all'aria come bollicine A te che sei Semplicemente sei Sostanza dei giorni miei