Penso a come contiamo poco, come tutti contino poco; com’è travolgente e frenetica e imperiosa la vita, e come tutte queste moltitudini annaspino per restare a galla.
L’ingratitudine più brutta è quella dei figli verso i genitori. Ci hanno dato la vita, ci hanno dato tutto. Ci hanno insegnato che siamo figli di qualcuno, e non figli di nessuno.