La mia non è stata una scelta fra te e Jacob. È stata una scelta tra chi dovrei essere e chi sono. Io mi sono sempre sentita fuori posto, come se continuassi ad inciampare tutta la vita. Io non mi sento normale. Perché non sono normale e nemmeno voglio esserlo. Ho dovuto affrontare il dolore, la sconfitta, la morte nel tuo mondo e nel mio, eppure non mi sono mai sentita così forte, più viva e più me stessa, perché è anche il mio mondo a cui voglio appartenere.
Gli pigliò la mano per salutarlo. Non s'aspettava il modo in cui lei gliela strinse: fu come se gli avesse arravugliato attorno alle dita non la sola mano ma il suo corpo intero e come la mano dell'uomo, diventata un'altra cosa, fosse entrata nel dentro più dentro di lei, fino alla sua noce di fìmmina.