La passione della vendetta è talmente radicata in profondità, da essere sicuramente presente in tutti gli uomini. Eppure questo assunto è smentito dai fatti. Per quanto diffusa, essa presenta notevoli differenze di intensità, e in certe culture e individui sembra limitarsi a tracce minime.
Non c’è che una stagione: l’estate. Tanto bella che le altre le girano attorno. L’autunno la ricorda, l’inverno la invoca, la primavera la invidia e tenta puerilmente di guastarla.
La sorpresa di Firenze che si rinnova a ogni viaggio. Il piccolo golfo dell’Arno così bene “male” illuminato la sera nei lungarni, la linea sempre aurea dei palazzi, lo svolgersi delle strade, la nettezza dei particolari, il nitore del cielo e dei profili.
Lei forse conosceva tutti i segreti che io avevo rifiutato senza nemmeno approfondire, come una misera eredità, per accontentarmi di verità noiose e conclamate. Io cercavo la sapienza nei libri e lei la possedeva negli occhi, che mi guardavano da duemila anni, come la luce delle stelle che tanto impiega per essere da noi percepita.
Era una piazza informe, la vedevo per la prima volta e ne ebbi la struggente sensazione di un luogo che abbiamo immaginato e visitandolo non ci disillude, perché la realtà vince l'immaginazione e anzi questa si accorge di aver trascurato gli apporti della luce e dei suoni, l'ammorbidirsi dell'aria al crepuscolo, quando gli alberi si chiudono come ombrelli e le case respirano la stessa tristezza che ci fa rallentare il passo.
La morte ha la faccia di certe signore che telefonano al bar col gettone: e a un certo momento, senza smettere di telefonare, vi fanno un cenno di saluto e di sorpresa.
Oramai da troppo tempo io mi chiedo come stiamo. Eravamo il nostro eterno, il nostro pane quotidiano ma farò la cosa giusta, perché sono disonesta ma da troppo tempo sento che l’amore non mi basta, l’amore non mi basta, l’amore non mi basta, se amarmi poi ti passa.
Io mi scordo di dimenticarti. Non ho mai avuto occhi profondi. Sei negli occhi e via da lì non scendi. Come fai, tu lo sai a restare in equilibrio e non cadere mai. Questo vento che mi punge la pelle. Sembra una carezza veloce. Io vorrei avere gli occhi profondi e larghi che ci si perde il mondo. Per avere la certezza che presto o tardi succede per davvero.