E se sono insicurezze, entusiasmi e poi silenzi, il mestiere dell'amore al tramonto nei tuoi occhi. Il coraggio in una frase che fa paura, il rancore nelle storie maturato nel silenzio. Il sorriso che sconvolge mesi di tormenti.
Sei soltanto, incanto, incanto. Istantanee di secondi lunghi quanto un anno bisestile. Quando posi la tua testa su di me il dolore tace, incanto, incanto. Semplicemente incanto.
Voglio farti un regalo, qualcosa di dolce. Qualcosa di raro. Non un comune regalo, di quelli che hai perso o mai aperto o lasciato in treno o mai accettato.
Ho passato tutto il giorno a ricordarti nella canzone che però non ascoltasti. Tanto lo so che con nessuno avrai più riso e pianto come con me e lo so io ma anche te.
Ricorderò e comunque anche se non vorrai, ti sposerò perché non te l'ho detto mai. Come fa male cercare, trovarti poco dopo e nell'ansia che ti perdo ti scatterò una foto.
Passo la vita sperando mi capiscano. Amici, amori affini prima che finiscano e ancora sempre solo una strada, la stessa. Cerco sempre la più lunga, la più complessa.
Ti ricorderò in ogni gesto più imperfetto. Ogni sogno perso e ritrovato in un cassetto in quelle giornate che passavano in un'ora e la tenerezza, i tuoi capelli e le lenzuola.
Ricorderò e comunque e so che non vorrai. Ti chiamerò perché tanto non risponderai. Come fa ridere adesso pensarti come a un gioco e capendo che ti ho perso ti scatto un'altra foto.