L'agenda è piena. Certo se sposto l'autodisprezzo alle 21 avrò ancora il tempo di sdraiarmi a letto a fissare il soffitto e scivolare lentamente nella pazzia. Ma che vestito mi metto?
Questa è la zingarata: una partenza senza meta né scopi... un'evasione che può durare un giorno, due o una settimana. Una volta durò venti giorni, salvo complicazioni.
Ho già sulle spalle un bel fardello di cose passate. E quelle future? Che sia per questo, per non sentire il peso di tutto questo che continuo a non prender nulla sul serio? Oppure, che abbia ragione mio figlio?
Io non sto cercando di farla stare male, sono qui perché ho ragione, io l'ho sempre. So che non mi sbaglio su di lei. Mi ha fatto licenziare signora, ha distrutto la mia reputazione e mi ha rovinato i capelli. Si mangia gli uomini, li sputa e ci gode. A questo povero gonzo numero 4 farà la stessa cosa che ha già fatto agli altri 3: scapperà di nuovo. E io rimango finché non lo farà.
Tu vuoi un uomo... che ti accompagni sulla spiaggia con una mano sugli occhi, per farti sentire la sensazione della sabbia sotto i piedi. Vuoi un uomo che... ti svegli all'alba... perché muore dalla voglia di parlarti e non può aspettare per sentire cosa dirai. Ho ragione?
Maggie, che stai facendo? Vuoi davvero che quel tipo di là ti trascini sull'Arna Purna? Per la luna di miele?! Maggie, tu non vuoi scalare l'Arna Purna!
Sì, sì! Col prete le volevi strapazzate, col chitarrista pazzo erano fritte, con l'altro tipo - quello degli insetti - erano in camicia e ora... ora... solo le chiare... Grazie tante!
"Fuori non sapevo cosa fare tutto il giorno. Mi rompevo i coglioni. Sarà la vecchiaia..." Melandri: "Eh, no! La vecchiaia è quando si comincia a rompere i coglioni agli altri!"