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FRASILANDIA

Non sono il poeta dell’abbandono alle delizie del sentimento, sono uno abituato a lottare, e devo confessarlo – gli anni vi hanno portato qualche rimedio – sono un violento: sdegno e coraggio di vivere sono stati la traccia della mia vita. Volontà di vivere nonostante tutto, stringendo i pugni, nonostante il tempo, nonostante la morte.

Giuseppe Ungaretti

Qui vivono per sempre gli occhi che furono chiusi alla luce perché tutti li avessero aperti per sempre alla luce.

Giuseppe Ungaretti

M’illumino d’immenso.

Giuseppe Ungaretti

I giorni e le notti suonano in questi miei nervi di arpa. Vivo di questa gioia malata di universo e soffro di non saperla accendere nelle mie parole.

Giuseppe Ungaretti

Non mi rimane che rassegnarmi a morire. Alleverò dunque tranquillamente una prole.

Giuseppe Ungaretti

La carità feroce del ricordo.

Giuseppe Ungaretti

Su un oceano di scampanelli repentina galleggia un’altra mattina.

Giuseppe Ungaretti

Ora sono vecchio e non rispetto più che le leggi della vecchiaia, che purtroppo sono le leggi della morte.

Giuseppe Ungaretti

E non sapeva sciogliere il canto del suo abbandono.

Giuseppe Ungaretti

Nessuno mai vide posare il tuo lieve piede di danza.

Giuseppe Ungaretti

La meta è partire.

Giuseppe Ungaretti

In un canto di ponte contemplo l’illimitato silenzio di una ragazza tenue. Le nostre malattie si fondono e come portati via si rimane.

Giuseppe Ungaretti

D’improvviso è alto sulle macerie il limpido stupore dell’immensità.

Giuseppe Ungaretti

Col mare mi sono fatto una bara di freschezza.

Giuseppe Ungaretti

Sono consapevole dei miei limiti, ma sono anche sicuro di non essere circondato da giganti.

Giulio Andreotti

A pensare male degli altri si fa peccato, ma spesso si indovina.

Giulio Andreotti

Se fossi nato in un campo profughi del Libano, forse sarei diventato anch’io un terrorista.

Giulio Andreotti

Non basta avere ragione: bisogna avere anche qualcuno che te la dia.

Giulio Andreotti

Il potere logora chi non ce l’ha.

Giulio Andreotti

Amo talmente la Germania, che preferisco ne restino due.

Giulio Andreotti

La cattiveria dei buoni è pericolosissima.

Giulio Andreotti

I preti votano, Dio no.

Giulio Andreotti

L’antifascismo è come i vini. Bisogna guardare all’annata.

Giulio Andreotti

Assicuro la gentile collega che può contare sulla mia solidarietà: tra un pasto e l’altro non prenderò cibo.

Giulio Andreotti

Le sentenze dei giudici non si discutono, si appellano.

Giulio Andreotti

Dite sempre la verità, ma – salvo che nelle aule di giustizia – non dite mai tutta la verità. È scomodo e spesso arreca dolore.

Giulio Andreotti

Pochi nemici buona politica.

Giulio Andreotti

La cattiveria dei buoni è pericolosissima. Gli altri la distribuiscono in dosi giornaliere, mentre chi la concentra ne fa strumenti esplosivi.

Giulio Andreotti

Chi non vuol far sapere una cosa, in fondo non deve confessarla neanche a se stesso, perché non bisogna mai lasciare tracce.

Giulio Andreotti

Non attribuiamo i guai di Roma all’eccesso di popolazione. Quando i romani erano solo due, uno uccise l’altro.

Giulio Andreotti

Le prediche agli amici si fanno all’orecchio, non ad alta voce. Quelle ad alta voce sono inutili.

Giulio Andreotti

Ho visto nascere la Prima Repubblica, e forse anche la Seconda. Mi auguro di vedere la Terza.

Giulio Andreotti

Io non ci credo al caso, io credo alla volontà di Dio.

Giulio Andreotti

La riconoscenza è solo speranza di piaceri futuri.

Giulio Andreotti

Le iscrizioni all’antifascismo sono chiuse da tempo.

Giulio Andreotti

Se fosse automaticamente certo che per indurre tutte le persone a compiere alcuni atti basti proibirli, la vita collettiva sarebbe più facile. Purtroppo vi sono anche dei disciplinati.

Giulio Andreotti

Il tuo successo si misura da quanto dà fastidio a chi ancora non ha voglia di mettersi in cammino.

Gio Evan

Tutti gli usi della parola a tutti, non perché tutti siano artisti ma perché nessuno sia schiavo.

Gianni Rodari

Ci sono cose da non fare mai, né di giorno né di notte, né per mare né per terra: per esempio, la guerra.

Gianni Rodari

Vorrei che tutti leggessero, non per diventare letterati o poeti, ma perché nessuno sia più schiavo.

Gianni Rodari