Lascia andare le persone che condividono solo lamentele, problemi, storie disastrose, paura e giudizio sugli altri.
Se qualcuno cerca un cestino per buttare la sua immondizia, fa sì che non sia la tua mente.
I nostri veri nemici sono i veleni mentali: l’ignoranza, l’odio, il desiderio, la gelosia, l’orgoglio. Sono gli unici capaci di distruggere la nostra felicità
La ricerca della felicità per gli animali è limitata alla sopravvivenza e alla gratificazione dei sensi. Gli esseri umani hanno la capacità di sperimentare la felicità a un livello profondo che, raggiunto, può sommergere l’esperienza dell’infelicità.
È importante rendersi conto abbastanza presto che la vita umana non è una questione semplice. Per viverla bene e non scoraggiarsi quando sorgono problemi è indispensabile acquisire una forza interiore.
Ogni giorno, quando ti svegli pensa: oggi sono fortunato perché mi sono svegliato, sono vivo, ho una preziosa vita umana, non la sprecherò. Userò tutte le mie energie per migliorarmi, per aprire il mio cuore agli altri, avrò per gli altri parole gentili e non pensieri cattivi e non mi arrabbierò, ma cercherò di far più bene che posso.
Le decisioni sono un modo per definire se stessi. Sono il modo per dare vita e significato ai sogni. Sono il modo per farci diventare ciò che vogliamo.
Un buon amico che indica gli errori e le imperfezioni e ci rimprovera per il male commesso deve essere rispettato, come se egli ci rivelasse il segreto di un tesoro nascosto.
La maggior parte degli adulti ha sui bambini il vantaggio dell’educazione, ma a che serve l’educazione quando si mostra un gran sorriso mentre si nasconde la malevolenza all’interno e in profondità?
Siamo solo visitatori su questo pianeta. Staremo qui per cent’anni al massimo. Durante questo periodo dobbiamo cercare di fare qualcosa di buono, qualcosa di utile, con le nostre vite. Se si contribuisce alla felicità di altre persone, si trova il vero senso della vita.
L’infelicità, capii allora, colpisce ciascuno di noi perché ci riteniamo al centro del mondo, perché siamo sfortunatamente convinti di essere i soli a soffrire in maniera intollerabile. L’infelicità è sempre il sentirsi imprigionati nella propria pelle, nel proprio cervello.
Nessuno può affermare con certezza che morirà proprio stanotte, ma chi coltiva la consapevolezza della morte accetta l’eventualità di morire proprio stanotte.