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Gli uomini si dividono in due categorie: quelli che pensano e quelli che lasciano che siano gli altri a pensare.

Fabrizio De Andrè

Mentre lui le insegnava a fare l’amore lei gli insegnava ad amare

Fabrizio De Andrè

Io mi dico è stato meglio lasciarci che non esserci mai incontrati.

Fabrizio De Andrè

Perché non hanno fatto delle grandi pattumiere per i giorni già usati per queste ed altre sere.

Fabrizio De Andrè

Si sa che la gente dà buoni consigli sentendosi come Gesù nel tempio si sa che la gente dà buoni consigli se non può più dare cattivo esempio.

Fabrizio De Andrè

Se io stavo pensando alle nuvole, lei non mi avrebbe mai parlato di mare.

Fabrizio De Andrè

Per questo giurai che avrei fatto il dottore e non per un dio ma nemmeno per gioco: perché i ciliegi tornassero in fiore, perché i ciliegi tornassero in fiore.

Fabrizio De Andrè

Allora nei momenti di solitudine quando il rimpianto diventa abitudine, una maniera di viversi insieme, si piangono le labbra assenti di tutte le belle passanti che non siamo riusciti a trattenere.

Fabrizio De Andrè

Un uomo senza sogni, senza utopie, senza ideali, sarebbe un mostruoso animale, un cinghiale laureato in matematica pura

Fabrizio De Andrè

Ricordi sbocciavan le viole  Con le nostre parole  “Non ci lasceremo mai, mai e poi mai” Vorrei dirti ora le stesse cose ma come fan presto, amore, Ad appassire le rose  Così per noi  L’amore che strappa i capelli è perduto ormai Non resta che qualche svogliata carezza  E un po’ di tenerezza

Fabrizio De Andrè

Ma se ti svegli e hai ancora paura ridammi la mano, cosa importa se sono caduto, se sono lontano.

Fabrizio De Andrè

Dai diamanti non nasce niente

Fabrizio De Andrè

La solitudine può portare a forme straordinarie di libertà.

Fabrizio De Andrè

Da chimico un giorno avevo il poteredi sposar gli elementi e farli reagire, ma gli uomini mai mi riuscì di capireperché si combinassero attraverso l’amore, affidando ad un gioco la gioia e il dolore.

Fabrizio De Andrè

Lungo le sponde del mio torrente voglio che scendano i lucci argentati non più i cadaveri dei soldati portati in braccio dalla corrente.

Fabrizio De Andrè

Mi arrestarono un giorno per le donne ed il vino, non avevano leggi per punire un blasfemo, non mi uccise la morte, ma due guardie bigotte, mi cercarono l’anima a forza di botte. Perché dissi che Dio imbrogliò il primo uomo, lo costrinse a viaggiare una vita da scemo,nel giardino incantato lo costrinse a sognare, a ignorare che al mondo c’è il bene e c’è il male.

Fabrizio De Andrè

E se vi siete detti non sta succedendo niente, le fabbriche riapriranno, arresteranno qualche studente convinti che fosse un gioco a cui avremmo giocato poco provate pure a credervi assolti siete lo stesso coinvolti.

Fabrizio De Andrè

Fui chimico e, no, non mi volli sposare. Non sapevo con chi e chi avrei generato:son morto in un esperimento sbagliatoproprio come gli idioti che muoion d’amore. E qualcuno dirà che c’è un modo migliore.

Fabrizio De Andrè

Fermati Piero, fermati adesso lascia che il vento ti passi un po’ addosso, dei morti in battaglia ti porti la voce, chi diede la vita ebbe in cambio una croce.

Fabrizio De Andrè

Quei giorni perduti a rincorrere il vento, a chiederci un bacio e volerne altri cento.

Fabrizio De Andrè

E ricordi tanti, e nemmeno un rimpianto.

Fabrizio De Andrè

Genova sta a Milano come grossomodo l’Italia sta alla Germania. Le popolazioni infreddolite hanno sempre fatto di tutto per venire a pisciare nei nostri mari le loro nebbie invernali.

Fabrizio De Andrè

Se si trattasse ancora di una gara di ugole, la si potrebbe ancora considerare una competizione quasi sportiva, perché le corde vocali sono pur sempre dei muscoli. Nel caso mio, dovrei andare ad esprimere i miei sentimenti e credo che questo non possa essere argomento di competizione.

Fabrizio De Andrè

Mentre lui le insegnava a fare l’amore lei gli insegnava ad amare.

Fabrizio De Andrè

Potere troppe volte delegato ad altre mani sganciato e restituitoci dai tuoi aeroplani, io vengo a restituirti un po’ del tuo terrore del tuo disordine del tuo rumore.

Fabrizio De Andrè

Tu lo seguisti senza una ragione come un ragazzo segue l’aquilone.

Fabrizio De Andrè

E c’era il sole e avevi gli occhi belli lui ti baciò le labbra ed i capelli, c’era la luna e avevi gli occhi stanchi lui pose le sue mani sui tuoi fianchi.

Fabrizio De Andrè