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FRASILANDIA

Pioggia d’estate cade dentro di me senza rinfrescare la mia tristezza.

Nazim Hikmet

Anima mia chiudi gli occhi piano piano e come s’affonda nell’acqua, immergiti nel sonno nuda e vestita di bianco. Il più bello dei sogni ti accoglierà.

Nazim Hikmet

Ti sei stancata di portare il mio peso. Ti sei stancata delle mie mani, dei miei occhi, della mia ombra. Le mie parole erano incendi. Le mie parole eran pozzi profondi.

Nazim Hikmet

Ed ecco ce ne andiamo come siamo venuti. Arrivederci fratello mare, mi porto un po’ della tua ghiaia, un po’ del tuo sale azzurro, un po’ della tua infinità e un pochino della tua luce e della tua infelicità.

Nazim Hikmet

Quante donne belle ci sono al mondo, quante belle ragazze s’affacciano sulle terrazze della città.

Nazim Hikmet

Chissà, forse non ci ameremmo tanto se le nostre anime non si vedessero da lontano; non saremmo così vicini, chi sa, se la sorte non ci avesse divisi.

Nazim Hikmet

E al di là della notte mi aspetterà spero il sapore di un nuovo azzurro.

Nazim Hikmet

Giorno d’inverno, senza macchia, trasparente come vetro. Addentare la polpa candida e sana d’un frutto. Amarti, mia rosa, somiglia all’aspirare l’aria in un bosco di pini.

Nazim Hikmet

Sei la mia schiavitù, sei la mia libertà, sei la mia carne che brucia come la nuda carne delle notti d’estate. Sei la mia patria tu, coi riflessi verdi dei tuoi occhi tu, alta e vittoriosa. Sei la mia nostalgia di saperti inaccessibile nel momento stesso in cui ti afferro.

Nazim Hikmet

In me il tempo rimane come una rossa rosa odorosa. Che oggi sia venerdì, domani sabato, che il più di me sia passato, che resti il meno me ne infischio.

Nazim Hikmet

Amo in te l’avventura della nave che va verso il polo, amo in te l’audacia dei giocatori delle grandi scoperte, amo in te le cose lontane..

Nazim Hikmet

I giorni son sempre più brevi, le piogge cominceranno. La mia porta, spalancata, ti ha atteso. Perché hai tardato tanto?

Nazim Hikmet

Sono sulla collina e il mio cuore come una zattera s’allontana sulla separazione infinita. Va oltre i ricordi fino al mare pesante senza stelle nelle tenebre fitte.

Nazim Hikmet

Il più bello dei mari è quello che non navigammo. Il più bello dei nostri figli non è ancora cresciuto. I più belli dei nostri giorni non li abbiamo ancora vissuti. E quello che vorrei dirti di più bello non te l’ho ancora detto

Nazim Hikmet

È l’alba. S’illumina il mondo come l’acqua che lascia cadere sul fondo le sue impurità. E sei tu, all’improvviso tu, mio amore, nel chiarore infinito di fronte a me.

Nazim Hikmet

Ti amo come se sorvolassi il mare per la prima volta in aereo. Ti amo come qualche cosa che si muove in me quando il crepuscolo scende su Istanbul poco a poco. Ti amo come se dicessi Dio sia lodato son vivo.

Nazim Hikmet

Anima mia chiudi gli occhi piano piano e come s’affonda nell’acqua immergiti nel sonno nuda e vestita di bianco il più bello dei sogni ti accoglierà.

Nazim Hikmet

La vita non è uno scherzo. Prendila sul serio, come fa lo scoiattolo, ad esempio, senza aspettarti nulla dal di fuori o nell’al di là. Non avrai altro da fare che vivere.

Nazim Hikmet

Le tue parole cariche di te, le tue parole, madre le tue parole, amore le tue parole, amica. Erano tristi, amare erano allegre, piene di speranza, erano coraggiose, eroiche le tue parole. Erano uomini.

Nazim Hikmet

Come sei bella l’aria e l’acqua di Istanbul nel tuo sorriso, la voluttà della mia città nel tuo sguardo o mia sultana, o mia signora, se tu lo permettessi e se il tuo schiavo Nazim Hikmet l’osasse sarebbe come se respirasse e baciasse Istanbul sulla tua guancia ma sta attenta, sta attenta a non dirmi avvicinati. Mi sembra che se la tua mano toccasse la mia cadrei morto sul pavimento.

Nazim Hikmet