Anima mia chiudi gli occhi piano piano e come s’affonda nell’acqua, immergiti nel sonno nuda e vestita di bianco. Il più bello dei sogni ti accoglierà.
Ti sei stancata di portare il mio peso. Ti sei stancata delle mie mani, dei miei occhi, della mia ombra. Le mie parole erano incendi. Le mie parole eran pozzi profondi.
Sei la mia schiavitù, sei la mia libertà, sei la mia carne che brucia come la nuda carne delle notti d'estate. Sei la mia patria tu, coi riflessi verdi dei tuoi occhi tu, alta e vittoriosa. Sei la mia nostalgia di saperti inaccessibile nel momento stesso in cui ti afferro.
In me il tempo rimane come una rossa rosa odorosa. Che oggi sia venerdì, domani sabato, che il più di me sia passato, che resti il meno me ne infischio.
Sono sulla collina e il mio cuore come una zattera s'allontana sulla separazione infinita. Va oltre i ricordi fino al mare pesante senza stelle nelle tenebre fitte.
Il più bello dei mari è quello che non navigammo. Il più bello dei nostri figli non è ancora cresciuto. I più belli dei nostri giorni non li abbiamo ancora vissuti. E quello che vorrei dirti di più bello non te l’ho ancora detto
Ed ecco ce ne andiamo come siamo venuti. Arrivederci fratello mare, mi porto un po' della tua ghiaia, un po' del tuo sale azzurro, un po' della tua infinità e un pochino della tua luce e della tua infelicità.