Per uno che non doveva far parte di questo mondo, devo confessare che all'improvviso mi costa lasciarlo. Però dicono che ogni atomo del nostro corpo una volta apparteneva a una stella... forse non sto partendo, forse sto tornando a casa.
L’unico modo che hai per vincere è vedermi sconfitto? Oddio, adesso anche tu vorresti dirmi che cosa devo fare o non devo fare? Se ancora non te ne sei accorto, io non ho bisogno di essere salvato, come te quella volta. Tu che trovi a tutto una risposta, questo come lo spieghi?
Sarà stata la passione per gli altri mondi o la crescente avversione che provavo per il nostro, ma da quando mi ricordo ho sempre sognato di andare nello spazio.
È buffo. Ti impegni tanto, fai tutto quello che puoi per scappare da questo pianeta... e quando finalmente il tuo sogno si avvera, trovi un motivo per restare.
Come altri nella mia situazione girovagai parecchio negli anni seguenti lavorando dove potevo. Devo aver pulito le toilette di mezzo stato. Appartenevo a una nuova sottoclasse, non più determinata dal livello sociale o dal colore della pelle; no, ora la discriminazione è elevata a sistema.
Tu sei un'autorità in tutto ciò che non è possibile, non è vero Irene? Ti costringono a cercare anche i minimi difetti e dopo un po' non vedi altro che quelli. Per quello che può valere, io sono qui a dirti che tutto è possibile.
Quando facemmo il patto di sangue capii che quello che scorreva nelle mie vene era diverso dal suo e che non me ne bastava certo una goccia per concludere qualcosa nella vita.