Il mare – vide il barone sui disegni dei geografi – era lontano. Ma soprattutto – vide nei suoi sogni – era terribile, esageratamente bello, terribilmente forte, disumano e nemico. Meraviglioso. E poi era colori diversi, odori mai sentiti , suoni sconosciuti. Era l’altro mondo.
Ho fede nelle buche dove sono inciampato. Nelle mie ginocchia rotte e nei giorni che ho sbagliato. Perché oggi non mi spezzo e non abbasso mai lo sguardo e se sono così forte lo devo solo al mio passato.