Ciao ciao ai tuoi orecchini con il simbolo della pace te li ho comprati io d'estate al mercatino dei freak. Non mi hai nemmeno detto grazie ma ti sei fermata lì a ballare.
Troppo cerebrale per capire che si può star bene senza Calpestare il cuore Ci si passa sopra almeno due o tre volte i piedi come sulle aiuole Leviamo via il tappeto e poi mettiamoci dei pattini Per scivolare meglio sopra l'odio Torre di controllo, aiuto, sto finendo l'aria dentro al serbatoio Potrei ma non voglio fidarmi di te Io non ti conosco e in fondo non c'è In quello che dici qualcosa che pensi Sei solo la copia di mille riassunti Leggera leggera si bagna la fiamma Rimane la cera e non ci sei più
La verità sparisce dai gradini sotto il portico restano cocci di bugia, così che i sogni s'infilano come soldi nelle fodere dei cappotti, dalla fessura scucita ci passano quasi tre dita per poco non cadono nel bosco del povero vicino al custode ringhioso e spelacchiato.
Stava facendosi harakiri chiuso in un cinema porno francese ma dopo i primi tentativi “non è il momento” disse, poi si arrese agli sviluppi della trama, alla profondità dei dialoghi.
Ti ho mandata via sento l'odore della città, non faccio niente, resto chiuso qua. Ecco un altro dei miei limiti. Io non sapevo dirti che solo a pensarti mi dà i brividi anche a uno stronzo come me.
Dicono loro che sono scienziati affermati, classe di uomini scelti e di gente sicura. Ma l'unica cosa evidente è che il mostro ha paura. Il mostro ha paura.
Le mie parole sono sassi precisi e aguzzi pronti da scagliare su facce vulnerabili e indifese. Sono nuvole sospese, gonfie di sottintesi che accendono negli occhi infinite attese.
Se chiudo gli occhi, io non credo di essere protetto. Non cambiare (Non cambiare) infatti sono sempre uguale (Sempre uguale). Sono cambiati gli altri, tutto normale.
Ah, o-oggi primo giorno di una nuova vita, cancello tutti i nomi dalla mia rubrica. Se penso di fuggire, sono già alla guida. Ci sarà un posto dove l'uomo non è un parassita.
Giro a Milano tra i peggio maranza. A questa gente non piace lo sport. Chi alza la guardia se c'è la finanza, chi fa i cento metri e va il doppio di Bolt.
Sulla riva del mare è scritta la storia della vita che si rinnova di continuo, come le onde che cancellano le impronte sulla sabbia oppure vi lasciano nuovi oggetti venuti da chissà dove.
Bisogna vivere ogni giorno come se per tutta la vita avessimo atteso quel giorno, perché il giorno più bello è forse, quello che non abbiamo mai vissuto.
L’amore è come un’onda del mare che può infrangersi prima del tempo, ma anche se il vento disperderà la sua schiuma non sarà perduta perché dentro di sé avrà una nuova onda che raggiungerà la riva.