William Shakespeare

Se per baciarti dovessi poi andare all’inferno, lo farei. Così potrò poi vantarmi con i diavoli di aver visto il paradiso senza mai entrarci.

L’amore non guarda con gli occhi ma con l’anima.

Il mio occhio si è fatto pittore e ha fissato la tua bella immagine sul quadro del mio cuore.

Più dolce sarebbe la morte se il mio sguardo avesse come ultimo orizzonte il tuo volto, e se così fosse… mille volte vorrei nascere per mille volte ancor morire.

Ma l’amore è cieco e gli amanti non possono vedere le graziose follie ch’essi commettono.

La bellezza da sola basta a persuadere gli occhi degli uomini, senza bisogno d’oratori.

Ti seguirò, ovunque vai, e farò dell’inferno un paradiso se morirò per mano di chi adoro.

Giulia: Il suo scarso parlare dimostra scarso amore. Lucietta: Nel fuoco più compresso cova più intenso ardore. Giulia: Non ama chi d’amore al proprio ben non parla. Lucietta: Oh! ama assai di meno chi con tutti ne ciarla.

Rinuncia al tuo potere di attrarmi ed io rinuncerò alla mia volontà di seguirti.

Oh, guardatevi dalla gelosia, mio signore. È un mostro dagli occhi verdi che dileggia il cibo di cui si nutre. Beato vive quel cornuto il quale, conscio della sua sorte, non ama la donna che lo tradisce: ma oh, come conta i minuti della sua dannazione chi ama e sospetta; sospetta e si strugge d’amore!

Se l’amore è cieco tanto meglio: si accorda con la notte.

L’essere amata è per la donna un bisogno superiore a quello di amare.

L’amore può dar forma e dignità a cose basse e vili, e senza pregio; ché non per gli occhi Amore guarda il mondo, ma per sua propria rappresentazione, ed è per ciò che l’alato Cupido viene dipinto col volto bendato.

Quando non sarai più parte di me ritaglierò dal tuo ricordo tante piccole stelle, allora il cielo sarà così bello che tutto il mondo si innamorerà della notte.

Parla piano, se parli d’amore.