Quando ero piccolo, nel periodo di Natale, chiedevo a mia mamma:
"Che regalo vorresti ricevere?".
E lei mi rispondeva:
"La salute e che l'anno prossimo non manchi nessuno".
Come qualsiasi bambino le dicevo:
"No mamma, un regalo vero"!
Oggi mi rendo conto di quanta ragione avesse,
perché i regali non contano nulla se le sedie sono vuote.
Ehi Babbo Natale, portaci quella strana cosa
chiamata serenità. Dentro al sacco aggiungi
qualche seme di quella cosa rarissima che
nessuno trova più chiamata felicità.
Metti dentro anche due o tre gocce di gioia
così le useranno per asciugare qualche
lacrima di troppo. Se poi avanza posto
metti tanta, ma tanta forza per credere
ancora.
Viviamo in un mondo dove il funerale conta più del morto, il matrimonio più che l'amore e il fisico più che l'intelletto.
Viviamo nella cultura del contenitore, che disprezza il contenuto.
Siamo fatti per scegliere. Per stare vicino alle anime affini. Per stare lontani dalle persone invidiose e aride.
Per imparare a stare bene da soli.
Per stare con gli altri per scelta, mai per necessità.
Tutti a scegliere cosa regalare per Natale,
quando basterebbe donare un pizzico
d'amore, di umiltà,
di rispetto e di educazione in più.
Quando potremmo essere
meno cattivi nel giudicare,
invidiosi delle cose altrui.
Il regalo più bello che potremmo
fare a noi stessi e agli altri è
quello di essere persone migliori.
Credo che il Natale sia il punto debole dell'umanità, il periodo più felice e malinconico dell'anno, il momento in cui il passato entra prepotentemente nella vita delle persone e si accomoda a metà tra te e l'albero di Natale e in quel mare di lucette intermittenti si diverte ad accendere e spegnere mancanze e ricordi, illumina i vuoti e le assenze, non importa quanto tu sia diventato forte e indifferente, lui riesce sempre a trovare il punto debole nella corazza che ti sei costruito e lì colpisce riaprendo antiche ferite che ogni anno ricominciano a bruciare.
Ehi Babbo Natale; portaci quella strana cosa chiamata serenità. Dentro al sacco aggiungi qualche seme di quella cosa rarissima che nessuno trova più chiamata felicità. Metti dentro anche due o tre gocce di gioia così le useremo per asciugare qualche lacrima di troppo. Se poi avanza posto metti tanta, ma tanta forza per credere ancora!
Non è il tempo che cambia le persone,
le persone cambiano per milioni di motivi.
Cambiano quando si rendono conto
che chi hanno vicino, non è la persona che credevano.
Cambiano quando vengono deluse.
Cambiano quando capiscono la falsità di certa gente.
Cambiano quando vedono l'egoismo prevalere su troppe cose.
Cambiano quando si rendono conto che nella vita non sono tutti come si dipingono, ma solo apparenza.
Cambiano, e quando sono cambiate non c'è più niente da fare.
Ci sono troppe parole in giro
Troppe bocche che parlano
E poche orecchie che ascoltano
Troppe parole buttate all'aria
Con poco rispetto
con poca passione
Con poco di tutto
Passiamo troppo tempo a pensare "se", "ma", "chissà", "farò bene", "farò male". Ai mille dubbi, paure, timori. E intanto la vita ci scivola tra le mani. Prova buttarti prima che sia troppo tardi, magari scopri che invece di cadere impari a volare.