La formula del successo è semplice: inizia qualcosa ovunque, in un campo in cui sei davvero preparato, metti in discussione le tue certezze, aggiusta quello che non funziona, e adatta ogni cosa alla realtà.
Avevo preso parte attiva a ogni momento della creazione di questa vita. Allora perché non mi ci ritrovavo affatto? L'unica cosa più impossibile di restare era andarmene. Non volevo ferire nessuno, volevo squagliarmi silenziosamente dalla porta di servizio e non smettere di correre finché non avessi raggiunto la Groenlandia...
Ogni giorno, quando ti svegli pensa: oggi sono fortunato perché mi sono svegliato, sono vivo, ho una preziosa vita umana, non la sprecherò. Userò tutte le mie energie per migliorarmi, per aprire il mio cuore agli altri, avrò per gli altri parole gentili e non pensieri cattivi e non mi arrabbierò, ma cercherò di far più bene che posso.
Le decisioni sono un modo per definire se stessi. Sono il modo per dare vita e significato ai sogni. Sono il modo per farci diventare ciò che vogliamo.
È importante rendersi conto abbastanza presto che la vita umana non è una questione semplice. Per viverla bene e non scoraggiarsi quando sorgono problemi è indispensabile acquisire una forza interiore.
Siamo solo visitatori su questo pianeta. Staremo qui per cent’anni al massimo. Durante questo periodo dobbiamo cercare di fare qualcosa di buono, qualcosa di utile, con le nostre vite. Se si contribuisce alla felicità di altre persone, si trova il vero senso della vita.
L’infelicità, capii allora, colpisce ciascuno di noi perché ci riteniamo al centro del mondo, perché siamo sfortunatamente convinti di essere i soli a soffrire in maniera intollerabile. L’infelicità è sempre il sentirsi imprigionati nella propria pelle, nel proprio cervello.
Ci sono due giorni all'anno in cui non si può fare niente. Uno si chiama ieri e l'altro si chiama domani, perciò, oggi è il giorno giusto per amare, credere, fare e, principalmente, vivere.
Molti uomini hanno cercato di uccidermi. Troppi per ricordarmeli. Sono stata venduta come una giumenta. Sono stata incatenata e tradita, violentata ed infangata. E sai cosa mi ha tenuto in piedi in tutti questi anni di esilio? La fede. Non in qualche Dio. Non in miti e leggende. In me stessa. In Daenerys Targaryen. Il mondo non vedeva più un drago da secoli quando i miei tre figli sono nati. I Dothraki avevano paura del mare. Di qualunque mare. L’hanno solcato per me. Io sono nata per regnare i Sette Regni. E così farò.
Fate molto male a ridere. Al mio mulo non piace la gente che ride: ha subito l'impressione che si rida di lui, ma se mi promettete di chiedergli scusa con un paio di calci in bocca ve la caverete.