Ti rimpiango sai Anche se un solo saluto è qualcosa che resta In questa festa di malinconia Quanto ti vorrei Dentro le futili estati, anche adesso Ora che il meglio di noi due è già volato via E non ritorna più Ma sì vedi vedi, come s’incendia la notte Come anche un ricordo brucia l’anima Che si arrende Ma sì bevi bevi, bevimi sono la pioggia Pioggia che passa e rimane dentro l’anima Che si arrende
Vorrei donare il tuo sorriso alla luna perché di notte chi la guarda possa pensare a te, per ricordarti che il mio amore è importante, che non importa ciò che dice la gente.
Non mi toccare perché ti odio. Non cancellarmi perché ho bisogno di rimanerti in testa il tempo di sfatare il sogno. E riderò finché non passa, e ti capisco perché è la stessa malinconia di quando tutto torna e niente resta.
Troppo cerebrale per capire che si può star bene senza Calpestare il cuore Ci si passa sopra almeno due o tre volte i piedi come sulle aiuole Leviamo via il tappeto e poi mettiamoci dei pattini Per scivolare meglio sopra l'odio Torre di controllo, aiuto, sto finendo l'aria dentro al serbatoio Potrei ma non voglio fidarmi di te Io non ti conosco e in fondo non c'è In quello che dici qualcosa che pensi Sei solo la copia di mille riassunti Leggera leggera si bagna la fiamma Rimane la cera e non ci sei più
Meglio tenersi stretti sotto la pelle di un sogno, senti l’aria che si strozza in una parola rimasta muta, prima di scendere al tuo cuore e ti lascia annegare.