Tu portami via dalle ostilità dei giorni che verranno. Dai riflessi del passato perché torneranno. Dai sospiri lunghi per tradire il panico che provoca l'ipocondria.
Ho fede nelle buche dove sono inciampato. Nelle mie ginocchia rotte e nei giorni che ho sbagliato. Perché oggi non mi spezzo e non abbasso mai lo sguardo e se sono così forte lo devo solo al mio passato.
Servirebbe avere occhi profondi, grandi come due pozzi neri per buttarci dentro quello che vedi e pure l'amore che non cedi. Servirebbe avere gli occhi profondi per imprigionare la tua assenza, non lasciarla mai venire fuori perché non diventi dipendenza.
Ho un buco nel cuore, io sono quel tipo a cui piacciono le montagne russe in amore, ma fino a quando giocherai con il mio sentimento non ci voglio più salire.
C’è un mare grandissimo su cui navigare ma tu mi vuoi affondare e non è normale e non esiste un esercito più forte delle mie parole anche se combattere contro di te è una guerra mondiale.
E tu parli, parli e parli alla cornetta in fretta, come fosse un’interurbana. Hai solo un’ultima moneta da infilare, poi mi lascerai da sola come una cretina.