Passo la vita sperando mi capiscano. Amici, amori affini prima che finiscano e ancora sempre solo una strada, la stessa. Cerco sempre la più lunga, la più complessa.
Ricorderò e comunque anche se non vorrai, ti sposerò perché non te l'ho detto mai. Come fa male cercare, trovarti poco dopo e nell'ansia che ti perdo ti scatterò una foto.
Ti ricorderò in ogni gesto più imperfetto. Ogni sogno perso e ritrovato in un cassetto in quelle giornate che passavano in un'ora e la tenerezza, i tuoi capelli e le lenzuola.
Ricorderò e comunque e so che non vorrai. Ti chiamerò perché tanto non risponderai. Come fa ridere adesso pensarti come a un gioco e capendo che ti ho perso ti scatto un'altra foto.
Quasi trent'anni per amarci proprio troppo. La vita senza avvisare poi ci piovve addosso. Ridigli in faccia al tempo quando passa per favore. E ricordiamoglielo al mondo chi eravamo e che potremmo ritornare.
E non è detto (No, no), siamo in un tunnel al buio senza visore notturno, non ho paura di nulla ma Cupido mi aspetta per farmi uno scherzo di merda. Lanciarmi una freccia sul petto.
Dici che non ci credo abbastanza e che non vorrei stare una vita con te. Tu invece può darsi che vuoi ritrovarti col mio anello al dito e una casa a Milano all'ultimo piano tra un po' di anni. Non sarebbe male, perché pensi il contrario?
Ti presterei le ali per fuggire ai temporali e ritrovare un’uscita. Forse sei solo in quella parte del mondo di chi forse in fondo non aveva torto e non gli han dato ragione.
Ciao ciao ai tuoi orecchini con il simbolo della pace te li ho comprati io d'estate al mercatino dei freak. Non mi hai nemmeno detto grazie ma ti sei fermata lì a ballare.
L'amicizia che non passerà mai. Mi sento male a un osso per l'umidità, ahi. Avevo voglia di prestarti qualche cosa o solamente di riuscire a fare tardi con la scusa di parlarti, e di toccarti e di salvarti.