La ricerca della felicità per gli animali è limitata alla sopravvivenza e alla gratificazione dei sensi. Gli esseri umani hanno la capacità di sperimentare la felicità a un livello profondo che, raggiunto, può sommergere l’esperienza dell’infelicità.
La vita è fatta di piccole felicità insignificanti, simili a minuscoli fiori. Non è fatta solo di grandi cose, come lo studio, l’amore, i matrimoni, i funerali. Ogni giorno succedono piccole cose, tante da non riuscire a tenerle a mente né a contarle, e tra di esse si nascondono granelli di una felicità appena percepibile, che l’anima respira e grazie alla quale vive.
Credevo che la felicità fosse sempre domani, e poi domani e domani ancora. Forse essa è qui. Forse essa è ora. E io ho guardato in qualsiasi altro luogo.
La causa dell’infelicità risiede nel nostro attaccarci agli altri, nelle aspettative che abbiamo nei loro confronti, nella speranza che siano gli altri a darci la felicità. E ogni volta che la speranza ti abbandona, ti senti frustrato.
Questa volta lasciate che sia felice, non è successo nulla a nessuno, non sono da nessuna parte, succede solo che sono felice fino all’ultimo profondo angolino del cuore.