Coloro che ci hanno lasciati non sono degli assenti, sono solo degli invisibili: tengono i loro occhi pieni di gloria puntati nei nostri pieni di lacrime.
Se davvero volete conoscere lo spirito della morte, spalancate il vostro cuore al corpo della vita. Perché vita e morte sono una cosa sola, così come il fiume e il mare.
Per la prima volta qualcuno parlava di quel tema, fino allora la morte era una faccenda taciuta, si scommetteva sull'immortalità, ciascuno con la segreta speranza di vivere per sempre.
Quando morì mia figlia Paula, mi accorsi che la morte è un terribile inconveniente, ma non un ostacolo insormontabile alla comunicazione. Io comunico ancora con lei, così come comunico con mia nonna, morta 50 anni fa.
Nessuno può affermare con certezza che morirà proprio stanotte, ma chi coltiva la consapevolezza della morte accetta l’eventualità di morire proprio stanotte.
Quello che mi sorprende degli uomini è che perdono la salute per fare i soldi e poi perdono i soldi per recuperare la salute. Pensano tanto al futuro che dimenticano di vivere il presente in tale maniera che non riescono a vivere né il presente né il futuro. Vivono come se non dovessero morire mai e muoiono come se non avessero mai vissuto.
Se comprendiamo che la vera natura delle cose è transitoria, non saremo sconvolti dal cambiamento, quando avverrà, neppure da quello prodotto dall’invecchiamento e dalla morte.
Per quanto bella sia stata la commedia in tutto il resto, l’ultimo atto è sempre sanguinoso. Alla fine, con una vanga si getta della terra sulla testa. Ed ecco fatto, per sempre.
L’immortalità dell’anima è una cosa che ci riguarda in modo così forte, e ci tocca così in profondità, che bisogna aver perso ogni sensibilità perché ci sia indifferente sapere come stanno le cose.
La morte non è la fine bensì l’inizio di una nuova vita. In effetti è la fine di qualcosa che è già morto, ma anche un crescendo di quello che chiamiamo vita, ma purtroppo veramente in pochi sanno cosa sia la vita: vivono ma in una ignoranza tale che non sapranno mai incontrare la loro stessa vita.
La morte si porterà via il tuo corpo; prima che muoia, donalo all’amore! Tutto ciò che hai ti sarà tolto…prima che ti sia portato via, perché non condividerlo?
Come cogliere la falsità della morte? Pensiamo a una goccia che vive nell’oceano: quando evapora, le altre gocce la credono morta, eppure continua a esistere nelle nuvole ed è destinata a ricadere fra le onde. Ma come faranno le altre gocce a saperlo senza compiere esse stesse quel viaggio?
Ogni cosa esistente è impermanente. Quando si comincia a osservare ciò, con comprensione profonda e diretta esperienza, allora ci si mantiene distaccati dalla sofferenza: questo è il cammino della purificazione.